Una via per il makoto è lo studio dei Maestri, dice Basho (qui approfondimento).
Questa pratica è una pratica personale, da abbinare alla pratica meditativa, perchè la seconda, a mio avviso, fornisce gli strumenti per la prima.
Anayway, ho deciso di condividere un esempio dei miei studi, per permettere l’esame un caso pratico, di cosa significhi, almeno per me, lo studio dei Maestri, per la loro componente poetica.
Solitamente io seleziono a caso, senza una precisa ragione, una serie di haiku di Issa, Buson e Basho, riguardanti uno stesso soggetto (in questo caso , farfalle) , poi analizzo le peculiarità di ciascuna opera.
Lo scopo è quello di cogliere l’essenza di ciascun haiku e le relative strategie compositive.
Annoto poi le mie osservazioni su ogni haiku e alla fine cerco di trarre delle conclusioni di carattere generale, che cerco poi di fare mie, considerandole come il succo della poesia dei maestri.
Come dice Basho, ricordo che lo studio dei Maestri non è ne una ricerca accademica sulla poesia, ne uno studio sulle tecniche compositive, ma un passo per raggiungere il makoto, ovvero quella condizione compositiva-mentale di genuinità poetica, comune ad ogni vero maestro.
犬と蝶他人むきでもなかりけり (Issa)
inu to chō tanin muki de mo nakarikeri | A dog and a butterfly: To look away ? Neither will be first. | Un cane e una farfalla Distogliere lo sguardo ? Nessuno lo farà per primo |
Una relazione fisica (quella di osservarsi a vicenda) , guidata dagli istinti, viene usata come unico parametro descrittivo in tutta l’opera.
Non sono le cose in sè, ma le loro relazioni ad essere prese in considerazione, per mostrarne la vera natura.
庭の蝶子がはへばとびはへばとぶ (Issa)
niwa no chō ko ga haeba tobi haeba tobu | A butterfly in the garden: Chased by a child, flying, Chased and flying again. | Una farfalla in giardino Inseguita da un bimbo, mentre vola Ed inseguita e in volo, ancora |
Vengono usati l’inseguimento e il volo, come stratagemmi per sottolineare il movimento.
Nel movimento, tutto è nuovo, anche se poi tutto è anche riferibile ad un ciclo che si ripete.
蝶とんで我身も塵のたぐひ哉 (Issa)
chō tonde wa ga mi mo chiri no tagui kana | A butterfly in flight, and I, too, am a speck of dust Just the same. | Una farfalla in volo Un granello di polvere, come me Stessa cosa |
L’immagine del volo indica l’intangibilità, mentre la polvere il destino ed il valore delle cose umane.
Anche se differenti, non c’è differenza tra le cose, perchè sono generate dallo stesso Tao.
釣鐘にとまりてねむるこてふ哉 (Buson)
tsurigane ni tomarite nemuru kochō kana | On the great temple bell Alighting for a doze Are butterflies. | La grande campana del tempio Si appoggiano per riposarsi Farfalle |
Haiku elegante ed estetico, ma senza quello spessore che una lettura a più livelli , invece mostra in Issa.
Haiku che mostra come senso estetico e semplicità possono elevare un’ immagine quasi banale.
胡蝶にもならで秋ふる菜蟲哉 (Basho)
kochō ni mo narade aki furu namushi kana | A butterfly, it has Not managed to become, so late in autumn This caterpillar. | Farfalla Il fallimento, nell’autunno inoltrato Di questo bruco |
L’ immagine esplicita si sovrappone all’immagine implicita, ovvero la mancata metamorfosi da uomo egocentrico ad illuminato, vista come fallimento personale .
La farfalla come fine della ricerca della propria vera natura, mentre il bruco come natura ancora ancorata all’ego.
Il mio fallimento di quest’autunno è che io bruco, non sono riuscito a diventare farfalla, dice Basho.
秋をへて蝶もなめるや菊の露 (Basho)
aki o hete chō mo nameru ya kiku no tsuyu | With the passing of autumn Butterflies, too, sup upon Dewdrops on the chrysanthemums. | Con il passare dell’autunno Le farfalle sorseggiano appena Le gocce di rugiada sui crisantemi |
Sempre due immagini presenti.
Quella esplicita delle farfalle e quella implicita sul crepuscolo della vita umana.
Come le farfalle in autunno , anche l’uomo , nel suo autunno, sorseggia appena le gioie della vita.
Il crisantemo è usato come simbolo di vita e felicità in Giappone.
椹や花なき蝶の世すて酒 (Basho)
kuwa no mi ya hana naki chō no yo sute zake | The mulberries, For a butterfly lacking blooms, will make A wine with which to leave the world. | Dalle more di gelso Per una farfalla priva di fioriture, arriverà Il vino con cui lasciare il mondo. |
L’immagine implicita mostra l’uomo libero, privo di fioriture,
in grado di affrontare la sua morte senza rimpianti.
Dalla vera sostanza, dallo zen nasce l’unica libertà.
蝶の飛ばかり野中の日かげ哉 (Basho)
chō no tobu bakari nonaka no hikage kana | butterflies flit . . . that is all, amid the field of sunlight | Volo di farfalle Solo questo, in mezzo ad un campo inondato dalla luce del sole |
di cui però non sono sicuro.
Questo dubbio, rende ai miei occhi questo haiku particolarmente fascinoso.
Tutto gira intorno a quel “solo questo”, a meno di una topica nella traduzione.
Ad ogni modo lo stratagemma di focalizzare il dettaglio del volo, rispetto a tutto il resto, lasciando solo come sfondo il campo pieno di sole, massimizza lo yugen. Che sia invece questa la sola chiave utile ?
Conclusioni
- I maestri usano quasi sempre la poesia come testimonianza di comprensione.
- per fare questo, quasi sempre inseriscono più livelli di lettura
- i livelli riguardano un immagine esplicita, soggetto dello haiku, ed una implicita , richiamo ad una condizione personale od umana.
- le tematiche del livello implicite sono quelle tipiche dello zen: la vera natura , l’impermanenza, il qui e ora, l’illuminazione.
- gli haiku ad un livello sono invece delle immagini fotografiche, descritte in modo semplice, quasi infantile
- massimizzare lo yugen, negli haiku ad un solo livello, sembra una buona strategia compositiva
- usare il soggetto come
- relazione (guardarsi reciprocamente)
- azione (in volo, si posano, si riposano, bevono)
- simbolo
- risultato di una trasformazione (metamorfosi)
Omaggio alla lettura nascosta dell'ultimo haiku di Basho Cercano un solo fiore In quel campo inondato di sole Farfalle (EG)