kitchen-haiku silloge

 

Nell’ottica di vivere intensamente ogni momento della quotidianità, alcuni iscritti al Lab Zen Haiku Italia hanno presentato agli altri membri un racconto breve e un haiku in relazione al piatto che si sta preparando nella giornata o che si è consumato altrove, una specie di piccolo haibun di viaggio nel quotidiano e nella gastronomia. Qui di seguito vengono riportati tutti i lavori , primo tra tutti quello di Andreina Pilia che ha ottenuto il maggior numero di like

 

Andreina Pilia

La pizza napoletana , quella col cornicione alto tanto amata da mia figlia . Ci proviamo : cominciamo con la farina che deve essere bella forte .Dopo una decina di minuti davanti agli scaffali del supermercato , finalmente la scelta , quella più forte che troviamo tra le Manitoba . Tornate a casa cominciano le operazioni di impasto che poi lasciamo lievitare qualche ora . Tra consulti e video su YouTube alla fine sforniamo la pizza più bella e buona che abbiamo mai fatto , in onore ,se non altro, al lavoro minuzioso e di ricerca con il quale è stata condita

Il forno è caldo
Raccolgo il basilico
per la mia pizza

 

Giusy Cantone

Tutta l’afa del giorno pesa sulle gambe ,l’odore prepotente del salmoriglio coi king prows ,pervade ancora la grotta e la divisa
L’ultimo cliente giapponese si perde nelle piccole bollicine della Medina bianca (vino locale) le foglioline di menta che guariscono il piatto si sono asciugate…Non mi resta che aspettare….fuori….un sorso… d’aria fresca
Eppure ancora mi sento straniera in questa terra….cadono stanche le braccia lungo i fianchi e mi stupisco di quanto sollievo possono darmi riflessi di luna nella vetrina

King prows
contorni di luna
nella vetrina

Tania Ballotta

Partiamo dal presupposto che odio cucinare quindi “lo faccio solo per sopravvivenza” ma soprattutto d’estate mi lancio sulle paste/ riso freddi con tutto cio’ che trovo in frigo. Nei momenti di sconforto poi aggiungo maionese come se piovesse!

La maionese
Tutto l’orto nel piatto
si confonde

 

Gabriella De Masi

Tornata dal mare mi sento accaldata. L’ androne dell’ albergo mi accoglie con l’ aria condizionata. Che refrigerio! È ora di pranzo e, dopo una doccia veloce, scendo nella sala-ristorante. Mi rendo conto di non aver fame. Giro pigramente tra i piatti del buffet. Ho voglia di qualcosa di fresco e leggero. Mi dirigo verso la zona delle verdure. Con tutti i colori degli ortaggi penso ad una bella insalata…tutta da disegnare. Sul piatto dispongo due fettine di cetriolo e sopra ciascuna di esse un’ oliva nera: improvvisamente due occhi intensi mi guardano. Ora il naso: un ravanello? No, non ne vedo…oh! Ci sono i pomodorini ciliegini! Ne colloco uno al centro, proprio sotto gli occhi. Due strisce di peperone giallo a mo’ di labbra piegate un po’ all’insù mi sorridono. E i capelli? Ma si…le carote alla julienne. Una bella manciata sul bordo del piatto. Per finire, una foglia di lattuga per cravatta. Ed ecco la più bella faccia da clown che abbia mai creato…tutta da mangiare.

Colori e ortaggi
Il volto di un pagliaccio
dentro il mio piatto

 

Margherita Petriccione

Ho cercato a lungo il posto dove piantarli, negli esigui spazi del mio giardino, e con l’attenzione del neofita ho contato lo svilupparsi di foglie e di viticchi  uno ad uno, ed ora i fagiolini sono colti! In questa afa da record bisogna fare di necessità virtù per cui : cosa è meglio, per la serata torrida che si prevede, di un’insalata di patate e fagiolini, semplice, al limite dell’austerità? Un po’ d’aceto di mele, l’olio preso personalmente al frantoio, lo spicchio d’aglio ( e ce vò!!), e come tocco personale i cucunci dei capperi preparati con le mie manine d’oro… c’è fresco, c’è luna crescente, è la sera di San Giovanni e per fortuna ho un porticato .

irrigatori
un’insalata fresca
la sera…

 

Angela Giordano

La telefonata di mia figlia mi ha rallegrata, a breve sarà qui dopo mesi di lontananza e resto sorpresa della sua richiesta inaspettata: mangiare la “parmigiana”.
Cambiare gusti alimentari è sinonimo di crescita interiore e questo è positivo.
Faccio la spesa scegliendo con cura tutti gli ingredienti…le melanzane fresche ,la mozzarella artigianale ,la salsiccia e le uova paesane ,il basilico che coltivo sul balcone per il sugo.
Sarà un piatto pesante per la frittura delle melanzane ma guardare mia figlia che assapora ogni boccone con vera goduria mi riempie di gioia, io divoro lei con gli occhi, la mia piccolina che ormai è diventata una donna.

la parmigiana-
oggi tutto il sapore
della felicità

 

Pasquale Asprea

Sono in ferie e non ho voglia di cucinare oggi. Qui sulla spiaggia, il sole batte forte, ho fatto una nuotata con la maschera, ho visto un polpo che non sono riuscito a prendere con le mani e mi sono graffiato la mano infilandola nella tana, già lo vedevo con patate, aglio ,prezzemolo e olio ex.vergine…poco male, lui continua a nuotare e io fatta una doccia mi dirigo verso il vicino lido dove penso prenderò spaghetti alle vongole e un insalata di polpo…

Tana di polpo –
uno spruzzo di nero
s’allarga intorno

 

Maria Malferrari

Un piatto tipico assaggiato in un ristorante sotto le Due Torri di Bologna: gnocchi salvia e noci.
Ed eccomi con le mani immerse nella farina, mescolata alle patate che bruciano. Una palla, poi dei rotoli tagliati in tanti pezzetti. Qui, con un gesto sapiente delle dita, spingo ogni pezzetto sulla grattugia, rotolandolo e svuotandolo. Gli gnocchi, gettati nell’acqua bollente, presto verranno a galla. Sono cotti: ora un po’ di burro fuso, due foglioline di salvia dall’angolo ombreggiato del prato e noci tritate. Il noce: un albero secolare che da anni dispensa la sua ombra e che ha visto mio figlio crescere, andando in triciclo attorno al suo tronco e mangiando torte di compleanno, anno dopo anno…

Gnocchi dorati
Noci e salvia dal prato
Un ricordo

 

Angiola Inglese

La mia è una cucina semplice e poco elaborata, cerco di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, con l’aiuto di mio marito che svolge la fase finale, dopo che io ho preparato tutti gli ingredienti. Pesto, pomodoro, salse varie di verdure sono tutte fatte con prodotti dell’orto, così come le marmellate : ho la fortuna di trovare frutta non trattata, anche quando la devo acquistare.
La colazione è il nostro pasto preferito, con vari tipi di pane e fette biscottate , marmellate di almeno tre colori e gusti diversi, yogurt e ..il mio muesli.
Mi piace prepararlo da sola, mescolando vari tipi di cereali , semi e frutta : non ho una ricetta precisa, ne preparo un bel barattolo e ogni volta è una sorpresa, c‘è sempre un gusto nuovo e diverso far gli ingredienti :

grano saraceno-segale- avena
semi di lino – chia-canapa
mirtilli rossi – uvetta di corinto
bacche di aronia – bacche di goji
noci e zenzero, cacao e cannella

nuvole ed afa ,
qualche goccia nell’erba-
orzo e caffè

 

Monica Federico

Durante la settimana la sveglia molto presto e la corsa al lavoro impediscono un’abbondante colazione. Durante il fine settimana, invece, ci concediamo un tempo armonioso e lento. Candele accese sul tavolo, croissants con marmellata (al whisky per me, ai frutti rossi per Ettore) latte e cornflakes, caffè, frutta fresca, e un uovo alla coque. Oggi sull’uovo una sorpresa: una piuma sul guscio! Così vaporosa e innocente che Ettore ha esclamato: “Mamma, prendine un altro. Questo, lasciamolo lì. È troppo bello”.

Giorno di festa-
sul guscio dell’uovo
la piuma bianca

 

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